COMUNICATO STAMPA: SUI PESCATORI DI MAZARA

12/26/2020 Comunicato Stampa

Fino a quando l’Italia e l’Europa vogliono continuare a sostenere certi criminali?

Le testimonianze dei Pescatori di Mazara del Vallo sequestrati per oltre 100 giorni squarciano il velo su quanto accade in Libia: lager, torture, abusi brutali di ogni tipo.
I pescatori sono stati vittime di giochi di potere, tra “potenze”. Una tela di scontri e incontri tra i governi e Stati in primis l’Egitto e la Turchia.
Milioni di Vittime. Persone torturate, stuprate, rapite … che subiscono i peggiori crimini possibili in nome di indicibili interessi di dominio e predominio nel settore delle spese militari e in quello energetico.
Impossibile non citare accordi con i carcerieri libici, con boss come Bjja e con le bande criminali che insanguinano la Libia ormai da decenni. Impossibile credere che la liberazione dei nostri pescatori sia avvenuta con una stretta di mano “gratuita”.
Impossibile dimenticare le vittime della strage del Natale del 1996. Fantasmi invisibili per troppi anni e che, esattamente come le vittime del blocco navale di Pasqua 1997, vennero sacrificati sull’altare della prima legge contro i migranti: la Turco-Napolitano, quando i lager tornarono anche sul suolo italiano. Pilastri di ingiustizia che si consolidarono con la Bossi-Fini prima, con i decreti sicurezza di Maroni poi e ancora di Minniti ed infine del ministro Salvini del primo governo Conte. Oggi il secondo governo Conte con la ministra Lamorgese non ha scalfito nella sostanza gli effetti degli atti politici di chi l’ha preceduta.
Ecco perché è ipocrita, indecente, vergognoso e disumano la canea delle destre che, sul sangue e la pelle di milioni di persone, portano avanti le peggiori campagne xenofobe e razziste. Contestano loro stessi, fanno finta di contestare leggi che loro hanno costruito. E che dire del centro-sinistra? Oggi l’ex Ministro Minniti senza vergogna va in televisione a rivendicare gli stessi “meriti” di Salvini. Riescono persino a dire che hanno salvato vite umane.
L’omicidio di Dafne Galizia, atti criminali su Vite Umane di cui non sapremo mai il nome, né i luoghi in cui sono stati gettati i loro corpi, né i responsabili di questi eccidi…. Come si sul dire “occhio non vede, cuore non duole”.
Ricordiamo l’impegno di Dino Frisullo che già 25 anni fa andando in Grecia (dove erano arrivati alcuni pakistani sopravvissuti alla strage di Natale 1996) denunciò le vergognose politiche italiane dell’epoca, documentando e denunciando la vera holding degli schiavisti, la catena affaristico-criminale sostenuta dalla Turchia (sempre lei!) ...) .
Fortunatamente i 18 pescatori sono stati liberati. Non possiamo che gioire a questa notizia sicuramente anche loro oggi potranno testimoniare cosa succede veramente nei “campi” libici. E’ nostro dovere oggi non solo ascoltare l’indignazione dei nostri connazionali rientrati, ma abbiamo l’obbligo di guardare in faccia la realtà: ci sono figli di un dio minore! L’importanza della vita umana che si definisce in base al colore della pelle, alla provenienza, alle appartenenze di potere e ad altri “criteri” nazisti, fascisti e mafiosi che ormai la società odierna ha introiettato.
Viaggi per la libertà spacciati come crociere, corpi in fondo al mare spacciati come “salvati” (perché non rientreranno mai nelle statistiche dei numeri), … Vittime.
Resta il vuoto del silenzio e della complicità italiana ed europea.
Una verità che nessuna propaganda, nessuna menzogna, nessun gregge belante potrà mai cancellare..
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